Gravidanza e pressione alta: che cosa fare

Tra i vari aspetti di cui ci si deve preoccupare nel corso di una gravidanza, la pressione del sangue è uno dei più importanti, decisivo sia per la salute della mamma che per la salute del nascituro. Tenendo presente che la misurazione della pressione è un’attività alla portata di chiunque e molto semplice da svolgere, non si hanno proprio scuse per evitare di farlo. Volendo ci si può rivolgere al medico presso cui si è in cura, ma in alternativa si può andare in qualunque farmacia per sottoporsi ai controlli del caso. Non solo, come ci spiega la farmacia Pelizzo, una delle farmacie di turno di Udine più competenti, ormai i misuratori di pressione sono presenti in molte case, e un controllo fai da te – se eseguito in maniera corretta – ha lo stesso valore di uno effettuato con il supporto di un professionista.

Nel corso di una gestazione, la pressione del sangue va incontro a numerosi cambiamenti: proprio per questa ragione non si può fare a meno di munirsi di uno strumento il più possibile preciso ed efficiente. Il progesterone ormonale contribuisce a favorire il rilassamento delle pareti dei vasi sanguigni di una donna incinta: è per tale ragione che nei primi sei mesi della gravidanza la pressione si può abbassare. Ciò a cui è bene stare molto attente, tuttavia, è la pressione alta: quella che comunemente è nota anche come ipertensione.

Quando si parla di ipertensione, si fa riferimento a una pressione della circolazione del sangue che non è inferiore a valori di 140 mmHG per la massima e di 90 mmHg per la minima. Si tratta di una condizione che può essere preoccupante per diverse donne in dolce attesa: il che non vuol dire, comunque, che sia pericolosa in qualsiasi circostanza. A contribuire a un aumento della pressione possono essere numerosi fattori, come per esempio l’evitabile aumento di peso che si verifica nel corso della gravidanza, ma anche l’abuso di sostanze alcoliche e la brutta abitudine di fumare (che, a dir la verità, dovrebbe comunque essere abbandonata da tutte le ragazze e le donne incinte a prescindere dalla sua influenza sulla pressione).

A incidere possono essere anche i geni: in altri termini, chi ha una storia familiare di ipertensione collegata alla gestazione dovrebbe esserne consapevole e cercare di limitare gli altri fattori che contribuiscono a farla aumentare. Infine, è bene sapere che con l’aumentare degli anni della futura mamma l’ipertensione tende a diventare sempre più probabile, e ciò vale in modo particolare per le donne di oltre 40 anni.