Futon: quello che c’è da sapere sul materasso giapponese

Futon: quello che c’è da sapere sul materasso giapponese

La tradizione giapponese da tempo ormai è entrata a far parte delle abitudini occidentali, prima passando dalla cucina poi per molti altri dettagli tra i quali gli elementi legati al riposo e alla camera da letto. Più semplicemente si tratta del Futon, il classico materasso giapponese che molti occidentali hanno imparato ad apprezzare per i loro momenti di riposo.

Una delle prime cose da sapere su questo oggetto è il perché abbia preso così rapidamente piede anche nei paesi occidentali. Sicuramente versatile e comodo, considerato che dopo l’utilizzo si può facilmente ripiegare su se stesso e posizionare in un armadio, ma anche traspirante grazie ai suoi materiali totalmente naturali che garantiscono una temperatura ideale, calda in inverno e fresca in estate. Il cotone naturale 100% o il cotone bio certificato rappresentano i materiali utilizzati per la realizzazione del futon giapponese come da tradizione.

È formato da diverse falde di cotone rivestite con una fodera trapuntata a mano e può avere vari spessori, quello tradizionale è di 8 centimetri, ma ci sono anche quelli riadattati alle esigenze del mondo occidentale che sono solitamente quelli da 14 a 20 centimetri. Ognuno può essere scelto in base alle necessità del singolo cliente, anche se lo spessore più utilizzato in occidente è quello di 14 centimetri.

Gli utilizzi del futon

In linea di massima quando si parla di futon si parla del tradizionale materasso giapponese arrotolato, però i suoi utilizzi sono numerosi.

Non soltanto materasso comodo e versatile da utilizzare per il riposo nostro o dei nostri ospiti, il futon è anche utile per dare un tocco di atmosfera orientale ai nostri ambienti.

Altri utilizzi sono quelli che riguardano il settore dei massaggi shiatsu che possono essere trasportabili o professionali e il settore delle pratiche yoga. Un altro ancora è quello da utilizzare per gli ospiti sotto forma di puff da piegare e usare al bisogno.

Per tutti questi utilizzi il futon giapponese può essere realizzato totalmente in cotone o in cotone con inserti in lattice e in fibra di cocco. Ogni inserto permette maggiore o minore morbidezza, oltre che diverso grado di traspirabilità. Tutto chiaramente dipende dalle necessità e dalle preferenze di ogni singola persona che sceglie questo al posto del tradizionale materasso che siamo abituati a utilizzare nelle case italiane. Per questi motivi può essere considerato un’ottima alternativa alla tradizione.

L’importanza dei materiali

La differenza di qualsiasi futon la fa il materiale utilizzato per realizzarlo. Il cotone (meglio se bio) deve essere rigorosamente presente tra i materiali naturali scelti per la produzione, anzi a dirla tutta deve proprio essere il protagonista.

A seguire devono essere presenti anche altri tessuti completamente bio ed ecosostenibili come il lattice e le fibre di cocco, esattamente come la tradizione nipponica vuole e impone per la realizzazione di un vero prodotto tipicamente giapponese nello stile e nella struttura.

Il fatto che siano utilizzati nel mondo occidentali non significa che abbiano libertà di essere costruiti con altri criteri e materiali rispetto alla tradizione.