Controllare le presenze al lavoro dei dipendenti

Negli anni 80 si usava un registro cartaceo dove ogni dipendente doveva annotare la data di ingresso, la data di uscita ed apporre la propria firma per autenticare che in quel giorno avesse lavorato e fosse stato presente, purtroppo era un sistema che faceva falle da tutte le parti, sempre più spesso i lavoratori aggiornavano il registro una volta alla settimana indicando ore a loro piacimento, questo dovuto alla totale mancanza di controllo da parte degli organi o degli uffici preposti all’interno dell’azienda, le conseguenze te le lascio immaginare.

Con il passare del tempo molte aziende si sono dotate di cartellini e badge da timbrare, sicuramente più controllabili, ma allo stesso tempo più difficili da contabilizzare da parte degli uffici dedicati alla redazione delle buste paga e degli stipendi, sicuramente una evoluzione c’è stata, ma la strada da fare era ancora molta, con l’avvento delle nuove tecnologie ecco che la rilevazione presenze dei dipendenti si è fatta molto più semplice, efficace ed affidabile.

Nel XXI secolo l’informatica, i sistemi hardware e software, la memorizzazione dei dati su supporti removibili, la trasmissione degli stessi dati sfruttando le moderni reti ad alta velocità, hanno permesso di realizzare impianti per la rilevazione presenze dei dipendenti che sono dei veri e propri computer che tracciano, identificano, verificano ed elaborano ogni “passaggio” del lavoratore all’interno dell’azienda, sia essa pubblica che privata.

Ovviamente anche l’inserimento della tecnologia non riesce a fare da totale deterrente verso quelli che sono gli scandali generati dai “furbetti del cartelli”, diventanti tristemente famosi per gli scandali ormai noti portati alla luce dalle indagini che ci arrivano attraverso i giornali ed il mondo dell’informazione, ma grazie all’innovazione di questi impianti per la rilevazione delle presenze dei dipendenti si possono andare a ridurre con l’integrazione di sistemi che sfruttino una “proprietà” personale del badge utilizzato per la timbratura.

Si pensi che esistono in commercio impianti che permettono di integrare il controllo tramite caratteristiche biometriche, un po’ come avviene nei film di Hollywood, dove l’uso delle particolarità fisiche come l’altezza, le impronte digitali, colore e dimensione dell’iride, la forma e la fisionomia del volto, possono essere utilizzate per un controllo ancora più preciso e veritiero che la persona che sta timbrando l’ingresso o l’uscita al lavoro sia effettivamente la titolare del posto.

Alcuni anni fa questi sistemi erano pura fantascienza oggi sono la realtà quotidiana per i produttori di questi impianti che danno modo a tutte le aziende, pubbliche o private, di tutelare i propri interessi, velocizzare tutte le operazione di conteggio, analisi, rilevazione e calcolo delle presenze ed i conseguenza poter ridurre i tempi di gestione ed elaborazione degli stessi, ridurre le probabilità di errore e dare anche al lavoratore un sistema certo e preciso, affidabile e sicuro.

Grazie alle tecnologie ed alle reti moderne, tutte le timbrature possono addirittura essere trasmesse in tempo reale ai centri di elaborazione delle buste paga o degli organi preposti al controllo ed alla verifica delle presenze dei dipendenti.

Il passaggio dalla carta a sistemi informatici di rilevazione permette alle aziende di tutelarsi e tutelare i propri dipendenti ottimizzando tutto il processo di elaborazione delle presenze.

Fonte: Cerriana Spa – impianti per la rilevazione presenze dipendenti